Piauí / Serra das Confusões

Piauí / Serra das Confusões

Municipi: Anísio de Abreu, Canto do Buriti, Caracol, Cristino Castro, Guaribas, Jurema, Santa Luz, Tamboril do Piauí, Alvorada, Bom Jesus, Curimatà, Redencão do Gurgueia.

La Serra das Confusões, collocato nello Stato del Piaui nel Nord Est del Brasile, rappresenta un territorio di una dimensione significativa anche per il Brasile. Se si sommano i territori delle principali municipalità della regione, si tratta di circa 19.500 kmq. , di cui 8.234 kmq. sotto la gestione e la protezione dell’omonimo Parco.

Data la bassa densità abitativa, la Serra arriva a comprendere non più di 100mila abitanti, in una condizione socio-economica abbastanza modesta se rapportata alla media del Brasile: nel 2010 si rilevava come le imprese registrate ufficialmente non raggiungevano le 1.500 unità. D’altra parte molta popolazione è ancora rurale, una quota di circa il 45% sul totale, anche se in diminuzione a causa di una crescente inurbazione locale.

Chiaramente, sebbene la regione non ‘stia ferma’, esiste ancora un significativo divario con il resto del paese, e questo anche rispetto alle infrastrutture e servizi (es. viabilità, acqua corrente, sistema di raccolta dei rifiuti, energia elettrica ed installazioni sanitarie e fognarie).
D’altra parte, il patrimonio naturale ed archeologico della regione è immenso: dalla Caatinga ai panorami mozzafiato, dai fenomeni di grandissimo interesse geologico alla pitture rupestri, con i loro misteri su una parte di storia umana ancora in buona parte sconosciuta.

La bellezza ed unicità dei luoghi fa sì che il turismo rappresenti la maggior potenzialità del territorio, in termini di opportunità per la creazione di reddito e occupazione per la popolazione locale. Il potenziale turistico del territorio è molto alto e potrebbe diventare meta per turisti nazionali ed internazionali, potendo differenziare l’offerta nell’ambito del turismo scientifico e di ricerca nel campo archeologico ed antropologico, dell’ecoturismo, del turismo- avventura e delle vacanze. Vi si trovano infatti i reperti più antichi relativi alla presenza umana in America e due parchi nazionali (Capivara e Serra das Confusões), entrambi caratterizzati dalla ricca flora e fauna del semiarido e della catinga. Inoltre la regione possiede acque sotterranee, cascate e fiumi.

Il Governo Federale ha investito tantissimo nel supporto all’apertura alla visitazione del Parco Serra das Confusões che porterà con sé una serie di innovazioni che lo renderanno un modello ripetibile in altre zone del paese. Chiaramente lo valoraizzazione turistica di queste attrattive esige investimenti in infrastrutture e nella creazione dei servizi per accogliere i turisti. La creazione di strutture turistiche deve prevedere in parallelo un miglioramento nella regione delle condizioni di vita e degli indici di sviluppo umano, non solo reddito, quindi, ma anche sanità, istruzione, cultura, e più in generale tutti gli asset collettivi e sociali. Si tratta di un processo graduale, già in atto, che prevede anche un aumento della participazione locale alle politiche, un miglioramento delle capacità amministrative locali, oltreché un lavoro specifico sulle condizioni di apertura della regione e del Parco della Serra das Confusões ai flussi turistici.

Il progetto della Regione Marche (Politiche sociali) e della Regione Toscana (che hanno come area di intervento il territorio compreso nei Municipi di Caracol, Jurema, Anisio De Abreu, Tamboril Do Piauí, Canto Do Buriti, Alvorada Do Gurgueia, Cristino Castro, Santa Luz, Guaribas, Bom Jesus, Curimatá e Redenção Do Gurgueia) insistono proprio su una strategia operante in parallelo tanto sul versante economico-turistico che quello su quello sociale.

In effetti,varie sono le difficoltà ad operare in un siffatto territorio. A livello di dati statistici del Censimento 2010, lo stato del Piauì conta con una popolazione di 3.118.360 abitanti su un territorio di 251.577 kmq ed una densità popolazionale molto bassa,pari a 12 ab./kmq. Si tratta di un territorio scarsamente popolato, in cui il 65,8% della popolazione abita in zona urbana ed il 34,2% in zona rurale, con 224 municipi di dimensioni differenziate.

Alcuni dati rispetto ai municipi intorno alla Serra das Confusões danno il quadro del territorio: da Anisio de Abreu, con un popolazione di 9.000 abitanti su 337 kmq di territorio ed una densità di popolazione pari a 27 ab./kmq, a Bom Jesus con 22.600 abitanti su 5400 kmq e una densità di 4 ab./kmq, a Canto do Buriti con situazione simile,a Caracol con 10.000 abitanti su 1600 kmq, a Guaribas con 4.400 abitanti su 3.100 kmq quindi poco più di 1 ab./kmq. Questi pochi dati bastano a comprendere le difficoltà ed i problemi che possono insorgere a livello sia di presenza capillare dei servizi, sia di fruizione degli stessi.

A livello poi di indicatori sociali relativi allo stato del Piaui, il primo dato importante è che il 46% della popolazione ha meno di 24 anni, nello specifico il 36,4% della popolazione ha fra i 6 e i 24 anni,quindi si comprende come le politiche sociali,per l’infanzia e giovanili, hanno un ruolo cruciale nello sviluppo equilibrato del territorio.

Alcuni dati sono ancora abbastanza preoccupanti: il tasso percentuale di persone che non sanno né leggere né scrivere nella fascia dai 15 ai 24 anni si attesta sul 5,5% crescendo al 15,9% nella fascia di età 25-39 anni. Fra i 40 e i 59 anni sono il 30,7%. Ci sono poi disuguaglianze legate all’appartenenza per gruppo etnico: tra i ”pardos”, “pretos”,”amarelos” e indigeni si registrano valori di analfabetismo più alti anche del doppio in termini percentuali rispetto alla popolazione bianca.

Alcuni dati storici essenziali indicano comunque che nell’ultimo decennio c’è stato un miglioramento rispetto a certi indicatori. Relativamente all’educazione, se nel 2000 erano il 15,3% gli analfabeti nella fascia di età 15-24 anni, nel 2010 la percentuale è scesa al 5,5%. Se nel 2000 era il 32,2% ad essere analfabeta nella fascia 24-59 anni,nel 2010 tale percentuale si è ridotta al 22,7%, il che indica un grande sforzo realizzato anche da parte dello Stato.

In relazione poi a dati relativi alle condizioni abitative, se nel 2000 erano il 35% i domicili permanenti con condizioni di salubrità inadeguate, nel 2010 tale valore è sceso al 22,2%;ancora c’è molto da fare,ma le condizioni stanno lentamente migliorando. Relativamente poi alle condizioni dell’infanzia, se nel 2000 erano il 28,7% i bambini da 0-5 anni che risiedevano in domicili con salubrità inadeguata e con un responsabile analfabeta, nel 2010 la percentuale è diminuita al 13,9%, il che significa che il miglioramento è in atto e che le politiche sociali per lo sviluppo equilibrato sono di cruciale importanza per lo Stato.

Nota: (tutti i dati inseriti sono stati tratti dalle statistiche ufficiali IBGE.